Il fluoro è un sale minerale molto diffuso in natura: è presente nel suolo, nelle acque e in alcuni cibi (tè, pesce azzurro, verdure), ma la quantità che il nostro organismo ricava dagli alimenti è in realtà molto bassa, non superando il 40% del fabbisogno totale.
Il fluoro, come il calcio e il fosforo, è essenziale per la formazione dei denti e delle ossa: circa il 99% del fluoro presente nell’organismo è localizzato nei tessuti mineralizzati.
In particolare, lo smalto del dente è costituito per il 99% da componente minerale (idrossiapatite) e per il restante 1% da componente organica.Interagisce con la struttura del dente (smalto) sia durante il periodo dell’odontogenesi che dopo la sua completa formazione ed eruzione nella cavità orale. L’assunzione del fluoro durante l’odontogenesi ne permette, per via sistemica, la sua deposizione negli strati più profondi dello smalto in via di formazione, determinando così la costituzione di cristalli di fluoroapatite, anziché di idrossiapatite. La fluoroapatite è una forma di apatite in cui ioni fluoro hanno sostituito alcuni ioni idrossido, creando un composto minerale:
- meno solubile dell’idrossiapatite
- più resistente agli attacchi acidi della placca
- più stabile, in quanto costituito da una molecola più piccola.
Affinché si realizzi tale reazione (idrossiapatite fluoroapatite) è indispensabile l’esposizione a piccole quantità di fluoro per lunghi periodi.
In fasi più avanzate dell’odontogenesi, il fluoro si lega agli strati più superficiali dello smalto contribuendo così a rinforzarlo.
Dopo l’eruzione, il fluoro raggiunge il tessuto dentario sia per via sistemica che per contatto topico, potendo così fissarsi alla superficie dello smalto e favorire la remineralizzazione di lesioni cariose in fase iniziale.
Il fluoro agisce anche esercitando un’azione batteriostatica sui batteri della placca. Infatti, applicato topicamente, determina alterazioni nell’adesività dei microrganismi allo smalto o tra loro e inibisce i meccanismi di produzione degli acidi responsabili dei processi di demineralizzazione (glicolisi).
Da anni la comunità scientifica consiglia la somministrazione sistemica di fluoro in età infantile per prevenire la carie nei denti da latte e per una corretta mineralizzazione dei denti permanenti; la fluoroprofilassi può essere tuttavia anche un trattamento topico riservato anche a persone adulte con un elevato rischio di cariorecettività ed altresì consigliato alla fine di terapie ortodontiche per ripristinare la robustezza dello smalto. Questo secondo tipo di somministrazione topica può essere effettuata in studio attraverso l'applicazione periodica di gel contenenti fluoruri veicolati da particolari macchinari che accellerano l'assorbimento di ioni fluoro nei tessuti attraverso una differenza di potenziale elettrico: IONOFORESI
Inoltre domiciliarmente, su indicazioni del dentista o iginista dentale, utilizzando mascherine preformate all'interno delle quali si inserisce il gel contenente fluoro